Le critiche del "Don".
Storia e storie sane o distorte, i critici dei critici di chi scrive o ha scritto su Randazzo, borgo medievale sulle pendici del vulcano Etna. Riflessioni.di una lettrice pensante...
Oggi con il consenso di colei che ha creato il post su Facebook,(Crimi Rita > Randazzo Tutti In un Gruppo), voglio riproporre...
Crimi Rita posta:
Nell'ultimo anno mi sono appassionata alla storia del nostro paese, cercando di leggere più notizie possibili sull'argomento.
Ho letto anche qualche libro/articolo (Agati, Rizzeri, Scarpignato, Dilettoso, Militi). Assolutamente lodevole il lavoro di queste persone che hanno lavorato e studiato tanto per poterci dare informazioni sulla nostra Randazzo.
Ora, però, qualche mese fa mi è capitato per le mani il libro di Don Santino Spartà, dal titolo "ordini religiosi passati e presenti a Randazzo" (Patti 2012).
Anzitutto sono stata parecchio colpita dall'immagine di copertina (un'inno alla sobrietà! Lui che abbraccia in un fotomontaggio parte dei monumenti randazzesi da Lui citati nel libro... non so perchè ma mi è venuta in mente la Piovra).
Però, la copertina non fa il libro, e sono andata avanti nella mia lettura. Per quanto le informazioni di questo testo siano precise e scritte sicuramente da un uomo colto, quello che mi ha fatto parecchio ridere è che questo "DON" ha iniziato a "citare" e "correggere" tutte le persone che avevano scritto qualcosa su Randazzo da me sopracitate (ad eccezione della Militi); In particolare, oltre al richiamo, ho trovato una nota a piè di pagina (che copriva quasi una pagina) dove veniva aspramente richiamato e offeso "l'innominato" (così lo chiama lui); Ora, ne lungi da me fare il nome dell'innominato, e non voglio entrare nei meriti di chi ha ragione o torto, ma credo che una persona ,o più persone, che si sono impegnate e hanno fatto i loro bei sacrifici per scrivere un libro o un'articolo, non possono vedersi scrivere un'intero libro dove vengono citati continuamente e, non solo corretti, ma pure offesi, dal "DON".
In quel libro oltre alle notizie storiche (che non metto in dubbio) ho trovato un totale delirio di onnipotenza! E a questo punto mi chiedo: ma la superbia...non era uno dei sette peccati capitali??? Davvero un bell'esempio da parte di un prete!!!
Ma non è finita qui!!! Quest'anno il "DON" ha voluto arricchire ulteriolmente la cultura Randazzese con altre 37 paginette con "I due crocifissi più venerati di Randazzo".
Altra immagine di copertina sobria e umile (lui che abbraccia di due crocifissi), e a quel punto ho pensato: "Bhè...almeno qui si sarà limitato..."
E invece no! eccolo ancora citare Agati, Dilettoso e Rizzeri....eeeeeeee no! neppure "l'innominato" manca al quale però questa volta dedica solo poche parole ermetiche nella nota 25. Ora, io non sono una studiosa di Randazzo, e non sono una protagonista, ma solo una povera spettatrice, ma questa volta un'errore l'ho notato io.
Ironia della sorte, proprio a pagina 25, il nostro "DON" descrivere il venerdì Santo randazzese affermando che l'osannazione della Vergine Maria sia : "E chiamammula chi ni iuta sempri e viva" Uhm! Ma sicuri che sia così??? Ok con le date, il latino e la storia randazzese....ma mi sa che il randazzese lo dovrebbe studiare un pò di più....
Altrimenti, saranno gli altri a scrivere un libro sulle cazzate che spara LEI! Niente di personale, ma credo che un pò di umiltà (Lei dovrebbe esserne un'esempio inespugnabile) le farebbe più onore. Si limiti a scrivere la storia. E' solo un consiglio!
domenica 14 aprile 2013
Le critiche del "Don" Storia e storie sane o distorte di chi scrive o ha scritto su Randazzo borgo medievale sulle pendici del vulcano Etna. Oggi con il consenso di colei che ha creato il post su Facebook,(Crimi Rita > Randazzo Tutti In un Gruppo), voglio riproporre... Crimi Rita posta:
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